Mi sento onorata di portare il nome di Gaia,
personificazione della coscienza della madre terra, dea dall’inesauribile forza creatrice e origine stessa della vita: come poteva questo non essere per me una continua spinta a cercare la consapevolezza di ciò che siamo e di come interagiamo con il mondo di cui facciamo parte?
Ho iniziato studiando l’architettura nelle sue varie sfaccettature, la tecnica e la sostenibilità, l’estetica e l’exhibit design, l’aspetto psicologico e neuroscientifico, ho proseguito con il feng shui, con percorsi di crescita personale e ho integrato tutto questo diventando T-builder e cioè un professionista in grado di bilanciare razionalità e spiritualità nel processo progettuale al fine del vero e profondo benessere dell’abitante.
Svolgo la professione di Architetto all’interno di un team affiatato, lo Studio Luppichini, che crede nell’importanza di affiancare la progettazione tradizionale con quella evoluta.
Mi piace intrecciare conoscenze con le persone che si rivolgono a me e fino ad ora ogni progetto partecipato e condiviso con loro è stato un momento di crescita e consapevolezza per entrambi e per questo li ringrazio profondamente.
Integrare la progettazione classica (e dunque l’organizzazione degli spazi, le metodologie costruttive e l’interior design) a quella evoluta, è una sfida che ho voluto cogliere perché ritengo che sia sempre più importante trovare soluzioni efficaci per migliorare il benessere psicofisico delle persone che mi danno fiducia.
Il nostro habitat può coprire un ruolo fondamentale in questo ed ecco perché l’iter progettuale che seguo integra competenze uniche in questo campo.
Evolversi è più che cambiare,
e la consapevolezza ne è la chiave.